Revenue Management
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26 ottobre 2023
Alcuni hotel non hanno un’apertura annuale, ma stagionale. Si pensi alle strutture ricettive situate al mare o in montagna, ad esempio. In questo articolo cercheremo di capire come scegliere efficacemente le loro date di apertura e chiusura
Per disporre di un quadro corretto e capire quali sono le date migliori in cui aprire e chiudere la propria struttura stagionale si devono necessariamente integrare i dati di revenue management con quelli del controllo di gestione. Se non si effettua il controllo di gestione, infatti, è impossibile avere contezza dei dati e tracciare esattamente quello che può indicare il momento migliore per aprire e chiudere.
Ciò che è doveroso sottolineare, tuttavia, sono alcune dinamiche relative all’apertura e alla chiusura. Innanzitutto non è sempre detto che aprire con largo anticipo rispetto all’inizio della stagione risulti sempre infruttuoso: si pensi alla possibilità di reperire del personale maggiormente qualificato, di far conoscere la struttura anche in un periodo in cui il flusso di turisti è minore e quindi la vacanza è maggiormente godibile, di vendere a prezzi più bassi in funzione del periodo di bassa stagione e quindi fare una “scorpacciata” di buone recensioni che si riveleranno preziosissime durante l'alta stagione. Bisogna sempre tenere a mente, infatti, che attualmente in quasi tutte le OTA (Online Travel Agency, come Booking.com, Expedia, etc.) la recensione scritta da un ospite che soggiorna una notte in bassa stagione ha lo stesso valore di quella dell’ospite che soggiorna tre settimane e spende migliaia di euro in altissima stagione.
A fronte dei punti a favore dell’apertura anticipata appena elencati, vi sono ovviamente alcuni lati negativi evidenti a tutti. Lo svantaggio principale deriva dal mancato raggiungimento di un utile in periodi di bassa stagione, in cui la somma dei costi supera a volte di molto l’ammontare totale dei ricavi generati. Un altro aspetto negativo può essere l'obsolescenza della struttura, che in questo modo diventa più soggetta a usura.
Ad ogni modo, avere un buon controllo di gestione permette di imputare i giusti costi ai mesi corretti. Si pensi a una struttura estiva ad esempio. In mesi come aprile e maggio spesso non è necessario aprire né l'aria condizionata né il riscaldamento, e quindi il calcolo dell’utile di quei determinati mesi dovrà essere effettuato tenendo conto anche di questi mancati costi. Allo stesso modo, se a inizio stagione si decidesse di non aprire l'intero hotel ma solo una parte, in quel periodo si potrebbe assumere meno personale. Se si avessero delle sale si potrebbe decidere di assumere una persona che si occupi solo del segmento MICE (Meeting, Incentive, Conference and Exhibition) per tentare di destagionalizzare la struttura, al fine di avere un flusso di cassa costante ed evitare di ricorrere alle banche e pagare interessi altissimi. Si potrebbe anche decidere di aprire tutto l'albergo, ma lavorare con un contingente di camere ridotto al fine di diminuire il personale addetto alle pulizie rotando eventualmente gli ospiti nelle diverse camere. In conclusione, i ragionamenti relativi a all’apertura e chiusura della struttura sono molteplici, ma passano tutti attraverso il controllo di gestione.