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20 agosto 2023

Solo camera, colazione inclusa, mezza pensione oppure pensione completa?

Qual è il miglior trattamento? È una domanda che ci viene fatta spesso. Cerchiamo di fare chiarezza al riguardo, elencando sinteticamente i diversi pro e contro di ciascun regime.

SOLO CAMERA

Questo tipo di trattamento è tipico del cliente business, che tendenzialmente cerca di risparmiare (lui oppure l’azienda) o comunque per motivi di lavoro è più propenso a fare colazione altrove (sia a causa di incontri di lavoro che per la fretta che spesso lo contraddistingue). Il vantaggio di questo tipo di piano tariffario è essenzialmente legato ai costi. Spesso, a seconda del livello della struttura e del numero di camere, l’hotel è costretto ad assumere del personale ad hoc del quale non abbisognerebbe se non servisse anche la colazione.

Il lato negativo invece si riflette sull’approccio al mercato leisure (legato allo svago e al tempo libero). Questo tipo di mercato dà per scontata la colazione inclusa e non prevederla, quindi, potrebbe dissuadere il potenziale ospite dal prenotare.

COLAZIONE INCLUSA

Come accennato poco fa gli hotel che propongono la colazione hanno sicuramente una maggiore appetibilità nei confronti del mercato leisure. Sebbene gli ospiti provenienti da alcuni Paesi (come gli USA) siano abituati a considerare la colazione come un extra da pagare, quando l’hotel si trova in Italia o in un altro paese europeo, anche nell’immaginario collettivo, si ritiene buona prassi includerla. Diversamente, potrebbe arrivare qualche recensione negativa (come spesso accade, magari scritta da qualche ospite che aveva prenotato senza leggere correttamente le informazioni).

I nostri consigli per una colazione di successo ovviamente differiscono da hotel a hotel. Innanzitutto, quando si ricevono recensioni riguardanti la colazione è buona norma leggere sempre con attenzione quello che scrivono gli ospiti. E principalmente le critiche, che per quanto possibile devono essere lette in maniera costruttiva, e non con un senso di frustrazione.

Esistono poi vari metodi per migliorare la qualità della colazione (anche solo quella percepita) senza necessariamente aumentare i costi. Personalmente, ricordo di aver diretto una struttura che inizialmente riceveva una marea di critiche per quanto riguardava la colazione. Mi bastò semplicemente “vestirla”, ossia disporla diversamente, per cominciare a vedere le prime buone recensioni e addirittura azzerare le recensioni negative. Recentemente ho fatto un viaggio in Danimarca con un gruppo di amici e ricordo che in un hotel il loro giudizio della colazione fu mediocre, mentre in un altro entusiasta. Quando ho fatto notare loro che i prodotti erano esattamente gli stessi, rimasero particolarmente interdetti, ma dovettero poi constatare che era proprio così. L’hotel che secondo loro aveva una “migliore colazione” non faceva altro che disporre uova, bacon e un pizzico di erba cipollina in alcune padelline poste sopra una piastra leggermente riscaldata, che mantenevano caldo il tutto. Al posto dei classici vassoi riscaldati con tutto dentro che caratterizzavano la colazione ritenuta peggiore, questa struttura aveva deciso di dividere il tutto in piccole porzioni, conferendo un design semplicemente più accattivante. In questo caso quindi la vista, e non il gusto, ha reso una colazione con prodotti classici una colazione vincente.

Oltre al senso della vista anche l’olfatto vuole la sua parte. Sempre nell’hotel che diressi con cattive recensioni, chiesi alla signora che si occupava della colazione di preparare ogni giorno una torta fatta in casa. Una semplicissima ovviamene. E poi di lasciare il forno aperto insieme alla porta leggermente aperta, tanto bastava per far passare l’odore di torta fatta in casa. Per un ospite, arrivare e sentire anche solo un tale odore la mattina, fa molto. E in questo caso anche l’olfatto è stato soddisfatto.

Un altro senso è l’udito. Vi è mai capitato di fare colazione in una sala senza musica? È una situazione da evitare, si sentono solo i rumori delle posate e della bocca che mastica. In alcuni casi invece con l’obiettivo di “svegliare” gli ospiti si opta per una musica molto battuta e ritmata, quasi da discoteca. Questa soluzione può piacere a qualcuno, ma non certo a tutti. Esistono invece delle musiche rilassanti (come il jazz o il soul brasiliano) per cui consiglio di propendere, in quanto possono veramente accompagnare l’ospite durante questa esperienza e rendere il tutto ancora più piacevole

Infine, oltre al gusto e ai sensi citati in precedenza, esiste anche il tatto. Una tovaglia che non sia di carta per esempio, e delle posate che tagliano realmente (ce ne sono alcune che non funzionano nemmeno per il burro) possono fare la differenza. Consiglio infine di cercare in internet per trarre ispirazione, guardare le proprie recensioni e agire di conseguenza, cercando al meglio di stimolare tutti i sensi.

MEZZA PENSIONE E PENSIONE COMPLETA

Raramente mi è capitato di vedere ristoranti di hotel capaci di generare un profitto. L’impresa di avere un ristorante in hotel non sempre è facile, poiché spesso gli ospiti preferiscono recarsi presso altri ristoranti al fine di non essere vincolati sempre allo stesso posto.

Inoltre, spesso il ristorante degli hotel è caratterizzato dall’incapacità di attrarre clienti esterni, e di conseguenza dispone quindi di una clientela che si limita a quella degli ospiti della struttura. E quando questi per vari motivi non ci sono, oppure prenotano l’intero albergo ma poi mangiano altrove (come succede con alcuni gruppi), il ristorante si trova spiazzato.

Se si stesse quindi pensando di aprire un ristorante all’interno del proprio hotel, il mio consiglio nella quasi totalità dei casi è quello di non farlo. Nel caso in cui invece il ristorante fosse già presente e non dovesse produrre, oltre ovviamente a tentare di limitare le perdite, il mio consiglio è quello di cercare di proporre dei menù ad hoc anche tramite le OTA, tenendo però sempre bene a mente che in questo caso il vostro prodotto è l’hotel, e non il ristorante. Bisogna quindi stare molto attenti al fatto che un “cattivo ristorante” potrebbe incidere negativamente anche sul prodotto hotel. Questo dovrà essere quindi sempre e costantemente monitorato scrupolosamente.